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Brossura fresata e filo refe: differenza e quale scegliere

Brossura fresata e filo refe: differenza e quale scegliere

Chi deve stampare un libro, un catalogo o qualsiasi altra pubblicazione non sempre sa che la rilegatura, in gergo tecnico In editoria e legatoria, viene definita brossura. Se dovete, dunque, farvi rilegare qualche vostro stampato non meravigliatevi se vi parlano di brossura fresata e brossura filo refe. Cerchiamo ora di capirne assieme le differenze.

Differenze fra brossura fresata e brossura filo refe

Abbiamo detto he la brossura non è altro che un tipo di rilegatura. Essa da vita al confezionamento di un libro, un catalogo o altro tipo di stampa, unendo la copertina all’insieme dei fogli che compongono la pubblicazione stessa.

L’insieme dei fogli viene definito segnature, mentre la copertina – come ben sappiamo – può essere realizzata in carta o in cartoncino. Con la brossura questi due corpi diventano un unico prodotto. La brossura è fondamentale, dunque, per unire le pagine alla copertina e per far sì che l’articolo (sia esso un libro o qualsiasi altro tipo di stampa) duri nel tempo e possa essere facilmente utilizzato dal consumatore finale.

Come ti abbiamo anticipato, esistono differenti tipi di rilegatura quali ad esempio il punto metallico e la spirale metallica (i più semplici ma poco eleganti) e la brossura che può essere fresata o a filo refe.

La brossura fresata (detta anche grecata) si ha quando i fogli vengono incollati direttamente alla copertina; la brossura a filo refe, invece, si ha quando prima di incollare i fili alla copertina si provvede ad unirli tra loro con un filo.

Tecniche di lavoro per brossura fresata e brossura a filo refe

La brossura fresata (definita anche brossura grecata o semplicemente brossura a colla) si usa solitamente per rilegare i libri (limitandosi però alle edizioni che non superano le 150 pagine) in quanto essa non solo è molto veloce da realizzare, ma è anche piuttosto economica.

Di fatto si tratta di lavorare prima con la fresa le segnature (ossia l’insieme dei fogli) che vengono piegati in quarti, ottavi, sedicesimi o trentaduesimi in base al tipo di pubblicazione. La fresatura può avvenire rifilando le segnature oppure solcandole (questa lavorazione è in particolare detta grecatura) e lo scopo è quello di renderne irregolare la loro superficie in modo che la colla penetri meglio. Dopo aver eseguito la fresatura, si incolla la copertina sul dorso dei fogli fresati.

La brossura “cucita” a filo refe, invece, è un metodo più avanzato, elegante e duraturo e di conseguenza anche più costoso perché prevede di fatto un passaggio in più rispetto al metodo precedente: le pagine della pubblicazione prima di essere incollate alla copertina vengono difatti cucite fra loro. Grazie ad un filo che può essere di canapa, lino, cotone o di materiale sintetico, i fogli vengono cuciti insieme fra loro in modo da essere più uniti e compattati ancor prima di essere incollati alla copertina. Ciò conferisce al prodotto finale una maggiore resistenza all’usura dovuta dalla lettura e una migliore tenuta nel corso degli anni.

Brossura fresata e filo refe: quale scegliere

È piuttosto ovvio che spesso la scelta fra brossura fresata e brossura cucita a filo refe sia condizionata dal budget che si ha a disposizione: la prima è molto più economica della seconda che richiede tempi più lunghi e un procedimento più complesso.

Se il tuo problema fortunatamente non è quello di dover necessariamente contenere i costi di stampa, puoi scegliere tra un sistema e l’altro a tua discrezione.

Noi ti consigliamo comunque di utilizzare la brossura fresata per pubblicazioni che non superino le 150 pagine. Di solito tale metodo si usa per i testi scolastici, le riviste, le brochure un po’ più sostenute a livello di contenuti, i cataloghi ed anche per le tesi di laurea. Insomma, per pubblicazioni di medio spessore e che non devono particolarmente stupire.

La brossura a filo refe, invece, va impiegata per forza di cose quando si superano le 150 pagine di contenuto, perché bisogna avere la certezza che i fogli non si stacchino troppo facilmente dalla copertina. Essa viene, poi, adoperata quando si tratta di stampare pubblicazioni di un certo livello che si vogliono presentare in modo più elegante e professionale. Pensa ad esempio a cataloghi aziendali di pregio, a libri di scrittori illustri, a pubblicazioni mediche di alto contenuto o anche a stampati di grafica e design. Tale metodo richiede tempi più lunghi per la produzione, ma il risultato ti lascerà sicuramente molto soddisfatto.